Ciao mamma,
i bambini quando nascono hanno una serie di esigenze molto diverse da noi adulti, ma altre molto simili alle nostre. Tra queste ultime rientrano le coliche addominali, le quali sono un’espressione del tutto naturale della fisiologia del nostro corpo sin dalla tenerà età.
Ma perché i bambini sembrano soffrirne così tanto? Oggi ti parlerò delle coliche dei bambini e dei rimedi.
Cosa sono le coliche del neonato?
Le coliche del neonato sono considerate dei dolori intestinali avvertiti dal bambino, che si lamenta perché non riesce a liberarsi dell’aria “in più” che ha in pancia.
In questi casi, sovente, il pianto del piccolo è difficile da sostenere per i genitori e diventa motivo di frustrazione.
Incontro spesso genitori che sono molto preoccupati perché pensano che le cosiddette “coliche”, espressione di un malessere fisico del bambino, possano significare che abbia una problematica più grave.
In realtà, la situazione è molto diversa.
In medicina, in generale, le coliche sono dei dolori addominali dovuti a un’irritazione o infiammazione a un organo addominale. Nel nostro caso, più nello specifico, dell’intestino.
Però mamma, stai tranquilla: è difficile che un bambino che mangia solo latte materno o artificiale, adeguatamente preparato, possa sviluppare facilmente un’irritazione o infiammazione all’intestino.
Perché i bambini piangono per le coliche
L’infiammazione intestinale è davvero molto rara e, più spesso, le coliche del neonato devono essere considerate un’espressione dell’immaturità del bambino che si sta adattando al mondo extrauterino.
Infatti, il bambino piccolo non sa ancora controllare ciò che sente e ciò che prova: non sa esprimersi. Inoltre, è estremamente sensibile agli stimoli dell’ambiente e non è capace di auto-consolarsi.
Per questi motivi, è molto suscettibile a tutto ciò che avviene fuori e dentro di lui.
Ricorda che, come accade anche a noi adulti, il bambino ha “aria in pancia” che si muove e vuole uscire: è completamente fisiologico e non indica nessun problema.
La maggiore differenza che c’è tra un adulto e un neonato è che, tutto questo, per il piccolo è un’assoluta novità. Un neonato, infatti, inizia a sperimentare le sensazioni legate al muoversi dell’intestino solo alla nascita e per questo può esserne turbato.

Inoltre, non è ancora consapevole del suo corpo e, nel tempo, dovrà imparare ad utilizzare i suoi muscoli e sfinteri per lasciare andare l’aria in eccesso che si crea normalmente nell’intestino.
Osservando i bambini, si ipotizza quindi che le coliche siano un’espressione di tanti piccoli problemi e disagi legati all’adattamento alla vita extrauterina e alla crescita.
Il bambino ha semplicemente bisogno di essere rassicurato fintanto che impari a interagire e reagire in autonomia con ciò che succede dentro e fuori da lui.
Come riconoscere le coliche del neonato
Si stima che poco meno di un terzo dei neonati abbiano delle crisi di pianto serali frequenti che vengono considerate coliche.
In particolare, il pianto è accompagnato da atteggiamenti come:
- rossore del viso,
- irrigidimento delle braccia,
- flessione delle gambe sulla pancia,
- tensione dell’addome,
- emissione di gas.

Stai tranquilla, mamma, solitamente tutti i neonati sperimentano questa situazione almeno una volta nel primo periodo della loro vita.
Le coliche possono durare anche diverse ore, ma la scienza conferma che in pochissimi casi il bambino si lamenta di un vero e proprio mal di pancia legato ad un problema di salute. Quando questo è presente, spesso è collegato anche ad altri sintomi come appetenza, perdita di peso, sonnolenza, e così via.
Come si fa a far passare le coliche ai neonati?
Alcuni rimedi pratici che puoi fare per prevenire le coliche è mettere in atto alcune strategie, che possono fare la differenza.
- Usa la fascia portabebè e porta il tuo bambino il più a lungo possibile. Il contatto tra i vostri corpi può diminuire la possibilità che il bambino sperimenti delle coliche serali frequenti.
- Cerca di predisporre un ambiente tranquillo intorno al bambino fin dal pomeriggio. Cerca di contenere le luci abbaglianti, i rumori forti e le distrazioni come la televisione ed i cellulari. I bambini sono molto sensibili e, se iper-stimolati, diventano molto più agitati.
- Impara delle tecniche di rilassamento e di controllo delle tue emozioni. Da anni ne insegno alcune nei miei corsi per la gravidanza o alle donne in dolce attesa che seguo. Queste tecniche sono molto utili sia per prepararsi al parto, sia quando nascerà il bambino. Nel mio corso di accompagnamento al parto “Pronta al parto” (che trovi alla sezione corsi del mio sito) spiego nel dettaglio cosa sono le visualizzazioni e ti propongo delle tracce audio di rilassamento che puoi fare quotidianamente.

Grazie mamma per aver letto tutto l’articolo! Spero tu l’abbia trovato interessante, ti lascio qualche link per approfondire altri temi correlati:
- Allattamento al seno e mastite: cosa fare?
- Guida all’allattamento al seno
- Papà in gravidanza: quattro consigli su come affrontarla
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