La fase espulsiva del parto: tutto quello che devi sapere

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Ciao mamma, 

oggi ti voglio parlare della fase espulsiva del parto, ovvero quel momento in cui il bambino percorre il canale del parto per uscire dal corpo della mamma, durante un parto vaginale.

Questa fase inizia quando la mamma è a dilatazione completa e avverte il premito. In quel momento sentirà una sensazione impellente di spingere, che non può fare a meno di assecondare!

Si tratta di un momento molto naturale e spontaneo. Oggi ti racconterò tutto ciò che devi sapere la fase espulsiva: come e quando spingere, ma anche se respirare, e perché respirare con consapevolezza!

Quando spingere durante il parto 

Quando spingere durante il parto? La risposta è semplice: quando te la senti

Se hai raggiunto la dilatazione completa, o sei molto vicina, nessuno deve dirti quando è giunto il momento per spingere.


Capirai che è arrivato il momento perché sarà impossibile impedirlo e, se non disturbato, il tuo corpo ti guiderà passo passo facendoti capire tutto quello che devi fare.

Raffigurazione del bambino nel canale del parto
Vector illustration of Pregnant Woman and Her Fetus

Devi sapere, mamma, che prima dell’inizio della fase espulsiva può esserci una fase di transizione nella quale hai raggiunto la dilatazione completa ma non senti nessun stimolo

Alcune mamme credono sia sufficiente essere arrivate a questo punto per iniziare a spingere. In questa fase è possibile che le contrazioni si diradano e le pause sono più lunghe. Questa fase di transizione, se presente, è del tutto normale e non devi fare altro che approfittare della pausa e riposarti per recuperare energia. 

Come in tutte le altre fasi del parto, anche nella fase di transizione idratati correttamente bevendo acqua o thè e mangiando cibi energizzanti come barrette proteiche, miele o frutta a guscio.

Dopo un certo tempo, che stabilirà il tuo corpo, le contrazioni riprendono con vigore e sentirai il tanto atteso bisogno impellente di spingere. 

Quando prima ho detto che il tuo corpo ti dirà cosa fare se non è disturbato intendo dire che è importante che l’ambiente intorno a te sia intimo e silenzioso, le luci e i suoni bassi e che, chi ti assiste, ti incoraggia, sostiene e rassicura senza dirti cosa devi fare. Questo è molto importante per la buona riuscita del tuo parto!

Come spingere durante la fase espulsiva

Ancora oggi, nell’immaginario comune, le persone pensano che durante la fase espulsiva del parto una donna debba trattenere il respiro e spingere fuori il bambino con tutte le sue forze. 

Questa scena ci è stata raccontata da altre donne che hanno già partorito e la vediamo in continuazione nei film quando deve nascere un bambino. La mamma è distesa sulla schiena con le gambe in aria e viene incitata a guardarsi la pancia, riempire i polmoni e spingere al massimo delle sue forze. Questo, purtroppo, accade ancora troppo frequentemente in molte sale parto italiane. 

Mamma, devi sapere che una donna nel momento del parto, in natura, fa solo delle piccole spinte in apnea e mantiene attiva la respirazione per assicurarsi tutto l’ossigeno di cui ha bisogno.

Inoltre, è meglio scegliere delle posizioni verticali (in piedi, accovacciata o a 4 zampe) per essere aiutata dalla forza di gravità. 

Quindi, durante la fase espulsiva dovresti spingere nella posizione che più ti è comoda in quel momento cercando di mantenere la verticalità. Inoltre, non dimenticare di usare il respiro per assecondare la spinta, senza andare in apnea. 

Donna che partorisce fase espulsiva del parto
Foto di psplechta_birthphotography

Respirazione durante le spinte del parto 

Come respirare per assecondare le spinte del parto? Prima di rispondere a questa domanda voglio dirti i danni che possono esserci per te e per il tuo bambino se spingi più di quello che senti necessario stando in apnea: 

  • i tuoi muscoli si contraggono invece di rilassarsi e aprirsi;
  • l’ossigeno utile diminuisce sia per te sia per il tuo bambino;
  • la pressione diventa troppo forte sul bambino mentre si confronta con il tuo bacino osseo che è duro;
  • il rischio di bradicardie o asfissie fetali durante la spinta aumenta, ovvero il rallentamento del battito cardiaco del tuo bambino e la diminuzione dell’ossigeno;
  • l’esperienza del parto peggiora.

Attivare la giusta respirazione durante le spinte del parto vuol dire rendere lente e profonde ogni singola inspirazione ed espirazione, se possibile utilizzare la voce emettendo un suono gutturale che arriva fino alla pancia. 

Naturalmente, tra un lungo respiro e l’altro durante la contrazione, sentirai il bisogno di fare delle piccole spinte in apnea che, se brevi e naturali, non vi faranno correre rischi. 

Quando la testina del bambino starà attraversando l’orifizio esterno della tua vagina, invece è possibile che l’ostetrica ti chiederà di buttare fuori l’aria facendo come per spegnere tante candeline di fronte a te. Questo tipo di respirazione ti sarà utile per far uscire la testina del bambino lentamente. 

Mamma, quando scegli dove partorire informati se nell’ospedale dove partorirai potrai spingere, respirare e muoverti come senti che sia meglio per te. Ne trarrai grandi benefici. 

Nel mio corso preparto Pronta al parto trovi un video tutorial sulla respirazione dove ti mostro un ottima tecnica che puoi utilizzare durante le spinte per rendere la tua respirazione più efficace. 

Quanto dura la fase espulsiva del parto?

Se è il tuo primo parto e tu ed il tuo bambino state bene, la fase espulsiva del parto può durare normalmente un paio d’ore dove si alternano contrazioni e spinte e pause nelle quali cerca di rilassarti e recuperare energia il più possibile. 

Dopo due ore, se non hai ancora partorito, gli operatori potrebbero proporti degli interventi per aiutarti a far nascere il bambino. In particolare è possibile che ti venga proposta l’induzione di ossitocina: un farmaco utile per stimolare le contrazioni uterine

Questo farmaco è lo stesso che potrebbe essere utilizzato se a fine gravidanza hai bisogno dell’induzione al parto

Se hai fatto l’epidurale la fase espulsiva potrebbe essere anche più lunga
Se hai già partorito, invece, la fase espulsiva è di solito più breve e normalmente dura circa un’ora.


Grazie mamma per aver letto tutto l’articolo! Spero tu l’abbia trovato interessante, ti lascio qualche link per approfondire altri temi correlati:

Mamma, ricordati che nella sezione “Guide gratuite” puoi trovare tante guide che ti aiuteranno nel vostro percorso di crescita, tuo e del tuo bambino. 

Ma ricordati anche che io sono con te in questo viaggio, infatti ho creato un corso pre parto online a cui puoi accedere ovunque tu voglia, che sia a casa, a lavoro o in sala parto. 

Si compone di diverse lezioni utili per imparare tutto ciò che ti serve sapere per avere un’esperienza parto positiva: è una guida pratica con consigli utili, esercizi guidati e casi reali.

foto di copertina: jennifermasonphotography

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