Ciao mamma,
secondo te allattare al seno è doloroso?
Alcune mamme dicono di si: raccontano di aver avuto ferite ai capezzoli e di aver sentito dolore ad ogni poppata.
Questo succede perché una mamma non ben sostenuta e non ha ricevuto le informazioni adeguate per avviare bene l’allattamento. Infatti non dovrebbe essere mai così: l’allattamento non deve essere doloroso!
Se senti dolore, mamma, significa che qualcosa non va.
Potrebbe capitare, per esempio, che il bambino non si attacchi correttamente al seno.
Oppure può succedere che sul capezzolo si creino delle ferite: le ragadi.
Oppure il seno potrebbe inizialmente produrre molto più latte di quanto necessario al tuo bambino.
Se non viene adeguatamente drenato può infiammarsi andando incontro ad un ingorgo, dotti ostruiti o una mastite.
Mamma, ho deciso di preparare questo articolo perchè, lavorando da tanti anni come ostetrica, mi sono resa conto della mancanza di informazioni su come funziona la produzione del latte, fin da subito dopo il parto, e della mancanza di un sostegno e aiuto adeguato alle mamme durante l’allattamento al seno.
Il risultato, spesso, è che questa esperienza non viene vissuta in serenità e la mamma la ricorda come spiacevole e dolorosa.
In questo articolo, in particolare, ti parlerò di:
- che cos’è la mastite,
- come prevenirla,
- e come prenderti cura del seno, se infiammato, per aiutarlo a svuotarsi dall’eccessiva produzione di latte.
NB. Se hai bisogno di aiuto per risolvere un problema in allattamento al seno puoi contattarmi per una consulenza online!
Mastite al seno durante l’allattamento
Che cos’è?
La mastite è un’infiammazione che sopraggiunge se la mamma ha il seno o il capezzolo ferito o quando la quantità di latte prodotta è superiore alla quantità di latte che il bambino succhia.
È la conseguenza, quindi, di un inadeguato deflusso di latte: un ingorgo.
In entrambi i casi, sia le ragadi che l’ingorgo favoriscono la contaminazione batterica e quindi la mastite.
Le ragadi spesso si creano quando il bambino non è ben attaccato al seno.
Nella maggior parte dei casi l’attacco non è sufficientemente profondo e il capezzolo si ferisce perché, durante le suzioni del bambino, strofina sul suo palato duro.
Un ingorgo spesso sopraggiunge quando l’allattamento non segue le richieste spontanee del bambino ma è gestito ad orario. Ad esempio ogni 3 ore per un determinato periodo di tempo: 10 o 15 minuti.
Se il bambino non viene attaccato al seno quando mostra i primi segnali di fame oppure, fa delle poppate più brevi di quanto vorrebbe, si ha come conseguenza un accumulo di latte nei dotti mammari che porta a infiammazione, gonfiore e dolenza.
Se il seno si gonfia molto, per il bambino diventa difficile attaccarsi e per la mamma è doloroso e faticoso. Qui si instaura un circolo vizioso che spesso ha come conseguenza la fine dell’allattamento.
Come risolvere e trattare la mastite al seno
Mamma, se hai una mastite, ricordati che il seno è duro e gonfio perchè pieno di latte ma anche di liquido prodotto dall’infiammazione.
Tra una poppata e l’altra, nella fase più acuta, puoi utilizzare degli impacchi freddi, utili per ridurre l’edema e l’infiammazione. Inoltre ti consiglio di fare dei massaggi circolari utilizzando i polpastrelli delle dita.
Se il dolore è molto forte, dopo esserti rivolta al tuo medico di fiducia, assumi un anti–infiammatorio.
Prima della poppata puoi fare un impacco caldo e praticare il metodo della “pressione inversa”.
Questo massaggio è stato ideato da K.J. Cotterman: un’americana, consulente per l’allattamento.
Il metodo della “pressione inversa” ti aiuta a sgonfiare il seno e far attaccare il bambino più facilmente.
Per farlo, puoi distenderti supina sul letto o sederti su una sedia con il busto reclinato all’indietro: scivola in avanti con il sedere!
Comunque, la cosa importante è che tu ti senta comoda. Con la punta del dito indice, medio e pollice esercita una pressione costante sull’areola attorno al capezzolo.
Ruota le dita in tutte le direzioni, da destra sinistra, in orizzontale e in verticale. Fallo per almeno un minuto. In questo modo l’areola si ammorbidisce e permette al bambino di attaccarsi più facilmente al seno.
Inoltre, molte mamme hanno sperimentato l’applicazione di foglie di cavolo cappuccio o verza sul seno.
Donano sollievo e riducono l’infiammazione. Se vuoi provare, mamma, ti consiglio di lavare bene le foglie sotto acqua corrente fredda e lavare bene le mani prima e dopo l’applicazione.
Le foglie vanno applicate sul seno come un impacco per circa un’ora, un paio di volte al giorno.
Per tenerle in posizione puoi usare un reggiseno lento che non faccia troppa pressione.
Durante l’applicazione è necessario fare attenzione che il capezzolo resti libero per non rischiare che abbia poi un sapore amaro per il bambino: ti basterà fare un buco sulla foglia prima di appoggiarla sul seno.
L’applicazione è consigliata solo se la cute del seno è integra: cioè non presenta ferite.
È inoltre importante mamma che ti assicuri che l’attacco del bambino al seno sia corretto e che la suzione sia efficace. Ci sono diverse posizioni adatte all’allattamento, che possono aiutarti!
Nel mio corso di accompagnamento alla nascita “Pronta la parto” dedico diverse video lezioni su come attaccare correttamente il bambino al seno e mostro le diverse posizioni che puoi assumere per essere più comoda.
Come prevenire la mastite
Se, mamma, allatti al seno, devi sapere che le poppate devono essere molto frequenti: almeno 8-12 nella 24 ore.
Inoltre, il bambino deve poter stare attaccato al seno tutto il tempo che desidera, affinché possa completare adeguatamente la poppata.
Questo che cosa significa?
Che, se il bambino succhia e deglutisce, va lasciato fare finchè non si stacca in autonomia: non avere fretta!
Se il piccolo si addormenta dopo poco tempo che lo hai attaccato al seno puoi stimolarlo con baci, carezze o cambio del pannolino.
Inoltre, è molto efficace allattare il bambino pelle a pelle con te!
Prendetevi tutto il tempo che vi serve!
Qualora, dopo la poppata, senti che il seno non è svuotato completamente puoi eseguire la spremitura manuale per far uscire ancora qualche goccia di latte.
La spremitura è un ottimo metodo per prevenire la mastite al seno.
Grazie mamma per aver letto tutto l’articolo! Spero tu l’abbia trovato interessante, ti lascio qualche link per approfondire altri temi correlati:
- Riprendere con i rapporti sessuali e altre cose che ti succedono dopo il parto
- Dieta post parto: cosa mangiare per stare bene
- Consigli per un post parto efficace: quando ricominciare l’attività fisica
Mamma, ricordati che nella sezione “Guide gratuite” puoi trovare tante guide che ti aiuteranno nel vostro percorso di crescita, tuo e del tuo bambino.
Ma ricordati anche che io sono con te in questo viaggio, infatti ho creato un corso pratico sull’allattamento al seno a cui puoi accedere ovunque tu voglia, che sia a casa, a lavoro o in sala parto.
Si compone di diverse lezioni utili per imparare tutto ciò che ti serve sapere per avere un’esperienza di allattamento positiva: è una guida pratica con consigli utili, esercizi guidati e video di mamma e bambina vere durante delle sessioni di allattamento.