Induzione del parto: 6 cose da sapere per affrontare al meglio un travaglio indotto

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Ciao mamma!

Se sei arrivata qui significa che vuoi sapere qualcosa in più sull’induzione del parto. Forse sai già di dover affrontare un travaglio indotto ed è normale che tu ti senta nervosa e confusa.

Non ti preoccupare: SEI NEL POSTO GIUSTO! Ho preparato questo video proprio per raccontarti meglio cosa aspettarti da questa procedura. In particolare, ti parlerò di sei aspetti che ti aiuteranno a vivere l’induzione in modo sereno e consapevole.

Ma prima di tutto, mamma, sappi che non sei sola. Lo sapevi che in Italia circa il 25% dei parti comincia con l’induzione del travaglio

Se ti stai domandando se il parto indotto è la soluzione giusta per te e il tuo bambino, chiediti innanzitutto se c’è una necessità di tipo medico oppure no. In genere, infatti, è meglio che il travaglio cominci spontaneamente a meno che il tuo corpo o il tuo bambino non dicano il contrario. 

Per esempio, se soffri di diabete e hai bisogno di essere indotta alla 39° settimana, questa è una ragione medica valida. Se invece vuoi indurre il parto perché speri che il tuo bambino nasca prima delle vacanze, rischi di esporre entrambi al rischio non necessario di subire un maggior numero di procedure durante il parto. Quindi, mamma, prima di tutto, ti incoraggio a preferire un travaglio spontaneo a meno che non ci sia un problema di tipo medico!

Nel momento in cui sai che nel tuo caso è più sicuro ricorrere a un’induzione, è giusto che tu conosca i passi fondamentali di questo processo. Ecco quindi per te sei cose da aspettarti durante l’induzione del parto, fra cui una serie di consigli per viverla nel migliore dei modi.

È possibile che un parto indotto sia più lungo

Di per sé la procedura dell’induzione è veloce, ma una delle ragioni per cui l’intero processo può risultare lungo è che sarai all’ospedale fin dall’inizio del tuo travaglio.

Quando il travaglio comincia in modo spontaneo hai il tempo di aspettare che le contrazioni aumentino di frequenza prima di recarti in ospedale, e puoi trascorrere le prime ore a casa preparando le tue cose con calma. Al contrario, essere in ospedale dall’inizio alla fine, ti fa percepire l’intero processo come qualcosa di molto più lungo!

Inoltre, la durata di un parto indotto dipende anche da quanto è pronta la cervice uterina, cioè la parte dell’utero che si collega alla vagina e che, in travaglio, si apre per far nascere il bambino. Più la cervice è matura, quindi morbida, più è probabile che l’induzione funzioni e vada a buon fine. 

Mamma, ricorda sempre che il tempo è tuo amico! 

Ti potrà sembrare un processo interminabile, ma pensa che ogni giorno in più trascorso con il bambino in pancia e ogni contrazione preparatoria servono al tuo corpo e al tuo piccolo per affrontare al meglio il parto.

Quando stai aspettando che insorga il travaglio, o stai già vivendo un travaglio indotto e ti sembra che il tempo non passi mai, prova a entrare in sintonia con il momento che stai vivendo e con il tuo bambino. Pensa, mamma: questo tempo è unico e irripetibile, e quello che stai facendo lo sta davvero aiutando a venire al mondo!

Esistono diversi modi per indurre il parto

Il parto può essere indotto con metodi diversi: meccanici o farmacologici.

 Queste tecniche possono funzionare da sole oppure in combinazione.

Se la tua gravidanza prevede l’induzione del travaglio, è giusto che il personale medico si confronti con te sui metodi più indicati per la tua situazione particolare. Questo potrà aiutarti a capire cosa succederà durante l’induzione, e ti permetterà di vivere l’esperienza in modo consapevole.

Nel frattempo, ti spiego qui le principali differenze tra i possibili modi per indurre un parto.

Induzione meccanica del parto: lo scollamento delle membrane e il catetere di Foley

·Lo scollamento delle membrane e il catetere di Foley sono metodi di induzione meccanica perché prevedono, mediante una visita vaginale, la stimolazione diretta e l’apertura della cervice uterina con l’obiettivo di stimolare la produzione di prostaglandine e far cominciare le contrazioni. 

Di solito lo scollamento delle membrane viene proposto a tutte le donne nelle ultime settimane di gravidanza per incentivare il bambino a nascere.  

Ti consiglio di accettarlo, se tu e il tuo bambino siete in salute, solo dopo la 41esima settimana di gravidanza. 

Il rischio maggiore dello scollamento delle membrane è quello della possibile rottura delle membrane amniotiche prima che le contrazioni siano ben avviate. 

Se il sacco delle membrane si rompe, poi sarà necessario far nascere il bambino entro un tempo stabilito. 

Tuttavia questo è un rischio molto raro: il problema maggiore di questo metodo rimane il fastidio che ti può provocare.

L’induzione farmacologica del parto

Il primo metodo di induzione farmacologica del quale voglio parlarti è l’utilizzo di prostaglandine sintetiche: ormoni che hanno la funzione di far maturare, quindi ammorbidire e dilatare, la cervice uterina. 

Le prostaglandine vengono somministrate localmente, cioè inserite in vagina. Possono essere sotto forma di GEL, OVULI o un TAMPONE che rilascia gradualmente questo ormone. Non hanno effetto immediato quindi di solito questa procedura viene fatta la sera, così che la mamma possa dormire nell’attesa che l’ormone cominci a fare il suo effetto, e può essere ripetuta più volte.

La scelta del farmaco specifico contenente prostaglandine dipende dai protocolli dell’ospedale che hai scelto, dal motivo dell’induzione e soprattutto dalla tua condizione al punto della gravidanza in cui ti trovi.

Gli studi dimostrano che i farmaci contenenti prostaglandine sono un valido aiuto per portare a termine il parto in modo naturale, con un minore ricorso al taglio cesareo rispetto all’utilizzo di ossitocina sintetica. 

Il Syntocinon  è una forma sintetica di ossitocina che viene somministrata attraverso un accesso venoso. In genere si comincia con dosi basse per vedere come reagiscono mamma e bambino. Se tutto va bene si prosegue aumentando le dosi ogni 30 o 60 minuti fino a che le contrazioni non diventano regolari e abbastanza forti da agire sulla cervice.

Durante un travaglio indotto le contrazioni sono subito più intense

Con l’induzione potresti avere delle contrazioni fin da subito dolorose. Questo accade perché gli ormoni sintetici interferiscono con gli ormoni che il tuo corpo produrrebbe naturalmente per attivare e sostenere le contrazioni e per diminuire le tue percezioni del dolore. Mamma, questo non lo dico per spaventarti, ma per prepararti a un travaglio che potrebbe richiede tanta pazienza e concentrazione!

Per farti un esempio: le prostaglandine sintetiche potrebbero scatenare in maniera improvvisa contrazioni forti che diventano presto molto regolari: questo aiuterà la tua cervice ad ammorbidirsi e a dilatarsi presto, ma potrebbe essere più sfidante per te. 

L’induzione del parto potrebbe scombussolare i tuoi piani!

Probabilmente non pensavi di dover partorire attraverso un’induzione, ma a volte è davvero necessario e questo ti dimostra che il parto può essere imprevedibile!

Per cui, mamma, se devi affrontare un travaglio indotto, ti consiglio comunque di tenere vicino a te il tuo “piano del parto” che hai già condiviso con chi ti assiste, considerando però che potresti dover accettare alcune procedure che non volevi per il tuo parto. In questo modo potrai comunque condividere i tuoi bisogni con chi ti assiste in quel momento, e accetterai più serenamente le cose che dovranno cambiare lungo il percorso, se ce ne sarà bisogno.

Mamma, forse avresti preferito partorire senza dover tenere sulla pancia per tante ore il monitoraggio continuo del battito cardiaco fetale, che potrebbe essere molto scomodo, ma questo in caso di induzione sarà necessario per la tua sicurezza e quella del tuo bambino. 

Il parto è un evento imprevedibile e, a volte, ciò che immaginavi non può realizzarsi. 

Questo è normale ma ciò che fa la differenza è la tua consapevolezza e la tua capacità di capire e partecipare attivamente alla tua esperienza di parto.

Per cui, mamma, fai tutte le domande che hai in quel momento, così da poter dare il tuo consenso informato e prendere le migliori decisioni che puoi in quel momento a partire dalle informazioni che hai ricevuto e da come ti senti.

Anche con un l’induzione, puoi mettere a frutto ciò che hai imparato e gestire al meglio l’esperienza del parto

Mamma, sappi che le tecniche di respirazione e di controllo del corpo possono davvero fare la differenza durante il parto… soprattutto con un travaglio indotto!

L’induzione può metterti alla prova, mamma, per cui applicare queste tecniche ti aiuterà a essere più rilassata e ad avere fiducia nel processo.

Nessuno può avere il totale controllo dell’esperienza di parto, ma puoi avere il controllo su come rispondere ai cambiamenti, all’ambiente e alle circostanze.

Non pensare che il lavoro che hai fatto finora per prepararti al parto è stato inutile! Che si tratti di tecniche respiratorie, aromaterapia o esercizi di visualizzazione, sappi che ne trarrai grande beneficio anche durante un parto indotto.

Trovi tutte queste tecniche, tanti consigli ed informazioni nel mio corso di accompagnamento alla nascita “Pronta al parto”. Lo trovi sul mio sito nella sezioni corsi.

Il parto indotto può comunque essere un’esperienza bella e positiva

Mamma, se sai che avrai bisogno dell’induzione e ti senti spaventata o nervosa lo capisco. Ma voglio rassicurarti: non esiste un unico modo che fa del tuo parto un’esperienza positiva.

Il parto non deve essere per forza non medicalizzato, interamente spontaneo o terminare in modo naturale per essere un’esperienza positiva. Quando le mamme sono rispettate, si fidano dei professionisti che le stanno seguendo e sono in grado di prendere decisioni consapevoli, allora il parto diventa una bella esperienza.

Che tu debba affrontare un parto indotto oppure no, mamma, sono sicura che l’esperienza del parto sarà per te profondamente trasformativa e ti farà sentire più fiduciosa che mai nell’abbracciare i primi passi nella maternità.

Spero che queste sei cose importanti che hai imparato sull’induzione del parto ti aiuteranno a sentirti più preparata in vista di un travaglio indotto e anche emozionata per il bellissimo viaggio che stai per cominciare insieme al tuo bambino!

Il parto è un’esperienza a cui arrivare preparata (con o senza induzione)

Ricordati mamma che il modo migliore per sentirti pronta nel momento del travaglio e del parto è prepararti al meglio partecipando ad un percorso completo che possa darti tutte le informazioni ed i consigli pratici di cui hai bisogno. 

Per questo ho realizzato il corso preparto “Pronta al parto”: per farti arrivare preparata alla nascita del tuo bambino, per farti sentire più sicura, per farti avere una gravidanza più serena e farti sentire la protagonista del tuo parto. 

Le informazioni che riceverai dal mio corso sono frutto di anni di ricerche in Italia e all’estero e miglioreranno il tuo benessere e quello del tuo bambino. 

Molti ospedali e consultori offrono corsi di accompagnamento alla nascita gratuiti, anche se a volte è difficile trovare un posto nella struttura più comoda per te.

Questi corsi inoltre a volte sono sovraffollati, e spesso non accettano i papà, che così rischiano di arrivare al parto del tutto impreparati.

Mamma, sei la benvenuta in “Pronta al parto”. Sarò lieta di esserti vicina ed accompagnarti in questo percorso che ti aiuterà a conoscerti meglio, entrare in intimità con te stessa e affrontare un processo in cui mentre cresce la pancia, cresci anche tu come persona.


Grazie mamma per aver letto tutto l’articolo! Spero tu l’abbia trovato interessante, ti lascio qualche link per approfondire altri temi correlati:

Mamma, ricordati che nella sezione “Guide gratuite” puoi trovare tante guide che ti aiuteranno nel vostro percorso di crescita, tuo e del tuo bambino. 

Photo dal profilo instagram di Birthpix

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Livia
Livia
3 anni fa

Complimenti Caterina, tutto super interessante, utile, chiaro! Sei veramente molto competente!!

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